San Martino dei Colli 

  - Cenni Storici - 

 E' un castello di poggio. del quale oggi si conserva parte delle mura ed alcune case.

Ben poco sappiamo dell'epoca della sua edificazione. Nei documenti duecenteschi è ancora menzionato come villa; a partire dal 1380 appare come castrum. Negli estimi catastali quattrocenteschi è sempre elencato come castello, ad eccezione dell'estimo del 1439 che è menzionato come villa del territorio di porta Eburnea.

La comunità di San Martino dei Colli a volte è posta fra i castelli e le ville del contado di porta S. Susanna, altre volte fra quelli di porta Eburnea. Nelle Memorie di A. Mariotti è descritta nel territorio di porta Eburnea.

Nel 1939 San Martino dei Colli, in occasione delle guerre interne alla città di Perugia fra i due partiti dei nobili e dei raspanti, fu occupato dal partito dei raspanti.

Nel 1403 il castello venne occupato dalle truppe pontefice e fiorentine, che provocarono gravi danni alle mura del castello.

Circa 20 anni dopo, nel 1424, in occasione del conflitto fra Braccio Forte Braccio e il pontefice, Martino V, la popolazione di San Martino fu nuovamente disturbata dalle truppe pontefice, che si accamparono nel territorio vicino a Perugia, al fine di indurre la città a darsi al Papa.

 

LITE DEGLI ABITANTI DEL CASTELLO CON LA CITTA' DI PERUGIA

Nel 1433 si verificò un episodio di ribellione degli abitanti nel castello verso i magistrati del comune di Perugia.

Gli uomini di San Martino dei Colli essendo per cagione di donne venuti in discordia fra loro, il Rosso del Pecca capitano di porta Borgne, avendo cercato con ogni istanza di quietarli, e non avendo potuto e dubitando che qualche maggiore inconveniente non nascesse fece metter in prigione uno dei principali di essi, e scritto subito a Perugia che gli fosse mandato il cavaliere. ordino che lo mettesse in prigione al podestà. Ciò intesosi in San Martino, e fatta senza altri mezzi la pace tra loro. se n'andarono unitamente a attesero il cavaliere per strada e gli tolsero per forza, e con molta insolenza il prigione e a lui diedero delle fenze. Il che uditosi dal vicelegato ( luogotenente del cardinale legato a perugia) e da signori (priori del comune di Perugia) fecero ogni sforzo per avere nelle mani i delinquenti, ma veduto di non poterli avere mandarono subito cento fanti pagati con molti guastatori in quel castello e vollero che si scaricassero le mura, ed i soldati rubarono le case di tutto ciò che vi era, perchè gli abitanti udita la deliberazione e l'ira de magistrati se n'erano tutti insieme con le donne e co' i figlioli partiti dal castello.

Il castello subì dei danni nel 1527 per il passaggio delle truppe, che erano in conflitto con Clemente VII e che per due mesi si fermarono in questa zona.